Se sono la vittima

selavittimasonoio

  • Non devo pensare che sia colpa mia
    Questo è il primo passo fondamentale per affrontare le prepotenze! Nessuno merita di essere escluso, preso in giro o picchiato da qualcuno. Sono i bulli che stanno compiendo azioni sbagliate, non io!
  • Devo evitare di stare solo
    A ricreazione, al cambio dell’ora, all’entrata o all’uscita di scuola devo cercare di non restare da solo. Se i bulli mi vedono in compagnia di qualcuno saranno meno propensi a darmi fastidio.
  • Non devo tenermi tutto dentro
    È importante trovare un amico con cui parlare, in classe o fuori. Quando sono troppo giù per ciò che mi succede, sapere di avere un amico pronto ad ascoltarmi è di grande aiuto per risollevarmi e ritrovare la forza per superare il problema.
  • Devo provare a chiedere aiuto a qualcuno di cui mi fido
    Non è vero che non posso chiedere aiuto a nessuno. Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, anzi! Spesso ci vuole coraggio per ammettere di essere in difficoltà. Avere un alleato (un amico, un compagno, un genitore, un insegnante…) ci può permettere di superare anche i problemi che ci sembrano insormontabili.
  • Posso provare a ignorare chi mi attacca
    È difficile, certo ma a volte può essere una strategia effiace. I bulli hanno bisogno di vedere che le loro azioni sortiscono esattamente l’effetto che loro si aspettano. Provare a ignorarli o a riderci su è un modo per non permettere ai bulli di raggiungere l’obiettivo di farmi star male e forse smetteranno di infastidirmi.

 

Nel caso del cyberbullismo

Alcuni consigli pratici, anche attraverso le modalità solitamente permesse dalle piattaforme online e dai social:

  • Controllare le impostazioni della privacy sui social network
  • Segnalare la persona/il contenuto
  • Bloccare la persona/il contatto
  • Raccontare ad un adulto quello che ho subìto
  • Denunciare alla polizia postale (devo ricordarmi di non cancellare le prove!)
  • Non devo vendicarmi facendo al bullo le stesse cose che lui ha fatto a me.